Purtroppo c’é qualche sigla sindacale che ha una visione un pochino distorta circa il processo di sindacalizzazione in atto nel mondo militare o, ancora peggio, cerca volutamente di mistificare la realtà per cercare di portare acqua al suo mulino. Vogliamo pensare che abbiano una visione sbagliata della realtà e non si tratti affatto di azioni fatte con dolo o in malafede, in ogni caso, tuttavia, é fondamentale ripristinare la verità nell’interesse collettivo in primis e poi anche per rispetto delle altre sigle che non sono e non saranno certo da meno nei prossimi mesi el panorama sindacale, anzi tutt’altro.
Il processo di sindacalizzazione così come qualcuno vorrebbe far intendere, non si ferma il 31 gennaio di quest’anno, né tantomeno sempre come vorrebbe far intendere qualche sigla, che per una questione temporale (solo perché ha iniziato l’attività sindacale qualche anno prima e ha un pò di iscritti in più e non certo per merito proprio, ma notoriamente anche di altri) darà un’esclusività alle sigle che a quella data avrà raggiunto la soglia di rappresentatività del 2% della forza effettiva.
Possiamo, infatti, affermare senza alcuna possibilità di smentita, che il processo di sindacalizzazione nel mondo militare, nonostante siano trascorsi 5 anni dalla storica sentenza della Corte Costituzionale 120/18 e le prime sigle sindacali siano state avviate subito dopo pochi mesi, é solo all’inizio e ci vorranno ancora anni prima che si crei quella necessaria cultura sindacale (abbastanza sconosciuta finora tra il personale e tra la dirigenza) e, quindi, si consolidino le corrette e solide relazioni sindacali. Peraltro, il legislatore deve ancora emanare una serie di regolamenti di funzionamento e lo farà non prima di fine anno se non oltre.
Ad oggi, il personale della Guardia di Finanza iscritto ad una sigla sindacale non supera le 7000 unità su una forza effettiva di circa 59000 appartenenti al Corpo e questo dimostra come il processo di sindacalizzazione sia davvero in una fase ancora iniziale, certificando come gli aderenti rappresentino poco più del 10% della forza effettiva.
Lo spartiacque del 31 gennaio p.v., pertanto, rappresenta meramente una data convenzionale a seguito della quale si farà una prima misurazione degli iscritti alle sigle e si procederà entro la primavera, in concomitanza con la cessazione delle funzioni degli Organismi di Rappresentanza, a dare un primo e iniziale inserimento nei processi e nelle relazioni sindacali, ma questo, ovviamente, non sarà certo la cristallizzazione definitiva e irreversibile, come forse vorrebbe far credere qualcuno, della forza che perennemente avranno le sigle esistenti nel panorama sindacale, poiché al 31 dicembre di quest’anno si dovrà procedere ad una nuova misurazione della rappresentatività delle sigle, proprio per garantire quel pluralismo (che può variare e varierà, soprattutto in una fase come quella in atto) che l’art. 39 della Carta Costituzionale garantisce e salvaguarda e così avverrà periodicamente in futuro.
La partecipazione alla contrattazione (ormai scontata) da parte delle sigle sindacali militari, in questa fase iniziale, ancora incerta e tutta ancora da definire, (basti pensare che al momento non ci saranno distacchi e permessi sindacali per svolgere le attività) peraltro potrebbe trasformarsi in un “bagno di sangue” sotto l’aspetto politico-sindacale e minare, fin dall’inizio, la credibilità delle stesse sigle, poiché le risorse sono state già definite dalla legge di bilancio e il contratto si tramuterà più o meno in un automatismo per distribuire le cifre sul trattamento fisso e continuativo e che in parte sono state già anticipate al personale a dicembre con il DL Anticipi. Inoltre, le OO.SS. delle Polizie civili con le quali bisognerà fare necessariamente i conti, hanno numeri di iscritti stratosferici e esperienza di contrattazione quarantennale.
Gli scenari, quindi, prima che si delineeranno numeri e forza di rappresentatività, sono tutti ancora da definire e consolidare nei prossimi anni e non é affatto escluso che chi oggi si sente già arrivato e invoca il rilascio della delega da parte del personale solo alle sigle che hanno un pò di iscritti in più (e magari il livello che hanno raggiunto deriva anche o soprattutto, dal lavoro di altri che hanno contribuito a fare in modo che la sindacalizzazione sia diventata una realtà e si sia alimentata tra tante difficoltà e ostracismi) nei prossimi anni subirà flessioni o addirittura perderà la rappresentatività.
In altre parole, per utilizzare un antico adagio, nessuno dica gatto se non ce l’ha nel sacco e soprattutto, anziché invitare il personale a non rilasciare deleghe a sigle nate da pochi mesi (dimenticandosi che attori di questa sigla hanno dato i natali, con forza e autorevolezza, a quella che é diventata la loro sigla e contribuito, in modo preponderante, a farla diventare quello che é oggi) porti avanti il vero interesse collettivo che é quello di creare davvero, con le proprie azioni e idee che facciano opinione, una vera e consolidata cultura sindacale tra il personale, con l’auspicio che si giunga nel giro di pochi anni a far sindacalizzare la quasi totalità del personale della Guardia di Finanza.
Questa é la vera sfida che ci attende, ovvero che attende solo coloro che sono illuminati e che hanno la capacità di guardare oltre il proprio orticello, o a qualche delega iscrizione in più.
La partita é tutta da giocare e la posta in palio, con i conseguenti frutti, nell’interesse esclusivo del personale, ce l’avremo sul piatto nei prossimi anni, quando saremo come forza GdF sindacalizzata davvero forti e incisivi e potremmo rivendicare in tutti i tavoli che contano.
Noi, a differenza di altri, quindi, ci rivolgiamo a tutto il personale del Corpo invitandolo a guardare con grande interesse questo processo di sindacalizzazione storico e a rendersi subito parte attiva del cambiamento, iscrivendosi a un sindacato, qualsiasi esso sia e che avrà scelto convintamente e liberamente, solo perché lo riterrà davvero in grado di tutelare e rappresentare, in piena autonomia, con forza e determinazione, il personale del Corpo.
*Legale Rappresentante SIAF – Sindacato Italiano Autonomo Finanzieri